CODICI E NORMATIVE delle (PND)
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NORMATIVE DELLE (PnD)
CODICI E NORME
I tecnici addetti alle PnD, a cui è affidata tutta la responsabilità delle prove di controllo, con la scelta del metodo, delle tecniche, dell’esecuzione e della valutazione, sentono la necessità di coinvolgere il progettista almeno nella scelta dell’estensione delle indagini e del grado o standard di accettabilità, in funzione delle sollecitazioni delle parti in esercizio.La scelta del metodo e delle tecniche di indagine viene invece di volta in volta effettuato dal tecnico preposto ai controlli che ne valuta, in base alla propria esperienza, quali sono i difetti che si devono ricercare in funzione del processo costruttivo del materiale o della parte.Dalla fase iniziale, in cui le responsabilità delle varie attività connesse alle prove venivano ripartite in base ad accordi talvolta spontanei tra i tecnici dei vari reparti in una stessa azienda, si è via via passati a sistemi più razionali.organici ed affidabili che stabiliscono le responsabilità dei reparti preposti all'emissione della normativa, all’esecuzione dei controlli ed alla valutazione dei multati ed inoltre prevedono codici e norme aziendali di buona pratica e modalità esecutiva, in cui vengono fissati il metodo e le tecniche in esame, la loro estensione, i parametri esecutivi, le apparecchiature di prove ed i gradi di accettabilità dei difetti.La fabbricazione di prodotti o di parti d’impianto ed il loro montaggio in cantiere richiedono oggi l’impiego di tecnologie estremamente raffinate o del tutto nuove d'altronde oggi l’esercizio degli impianti richiede, specie a causa della loro pericolosità e/o della loro potenzialità, gradi di disponibilità e di efficienza non richiesti un tempo.Questi fatti giustificano la necessità di controllare ogni fase dei procedimenti produttivi e di montaggio dei materiali e delle parti, nonché di controllare in esercizio i processi e, periodicamente, le parti ed i sistemi dell’impianto, applicando tutte le metodologie note di controllo ad un livello esecutivo, con un’estensione e con gradi di valutazione e di giudizio mai prima utilizzati.E' intuitivo e logico quindi che appropriate normative regolino, guidicono e uniformino le prove in ogni loro fase, di organizzazione, di progettazione, di realizzazione, di valutazione e di accettazione, contenendo adeguate informazioni e valori di riferimento.Le normative aziendali sono state perciò col tempo superate od in taluni casi incluse nelle varie normalizzazioni nazionali; molte di esse tuttavia sopravvivono e con opportuni perfezionamenti si aggiungono alle normative ufficiali per componenti di particolare importanza per rimpianto o di sofisticata tecnica costruttiva e per i quali occorrono specifici controlli o particolare rigore nel grado di accettabilità dei difetti.
Qualificazione dei procedimenti specialiMolti codici e norme emessi dai vari Enti nazionali preposti alla unificazione della normativa, prevedono che i procedimenti speciali, quali ad esempio la saldatura: le PnD, i trattamenti termici ed i trattamenti di finitura e protezione delle superficie, debbano essere sottoposti ad appropriata qualificazione prima di poter essere adottati.Tali disposizioni che in talune norme nazionali, come ad esempio quelle degli USA, vanno estendendosi a quasi tutti i tipi di costruzione, sono per altri Paesi vincolanti, almeno per quelle parti di impianti destinate alle costruzioni nucleari, interessate da un Programma di Garanzia della Qualità.Il processo di qualifica comprende:
- verifica dello stato delle apparecchiature da impiegare, anche tramite controllo della documentazione esistente, relativa alla loro taratura. In particolare ad esempio per gli ultrasuoni, mediante l’esecuzione di alcune tarature nelle condizioni di impiego specifiche, utilizzando blocchi campione o campioni in scala reale con difetti artificiali eseguiti ad hoc;
- la registrazione su appositi moduli del tipo di apparecchiature tarate e dei parametri di caratterizzazione delle apparecchiature, al fine di poter agevolmente controllare nel corso dell’indagine, il mantenimento dei parametri adottati;
- esecuzione dell’esame di qualificazione vera e propria del procedimento onde verificare, su elementi in tutto simili per spessore e tipo di materiale ai pezzi da controllare, che le modalità esecutive dell’indagine previste e/pre- scritte ed i parametri di taratura registrati, portino ai risultati voluti, ossia alla rilevazione dei difetti entro i limiti di accettabilità prefissati;
- registrazione su appositi moduli dei particolari esecutivi della prova di qualificazione, del procedimento, del nominativo dell’operatore e dei tecnici presenti, onde dare evidenza oggettiva della avvenuta qualificazione.
Qualificazione del personaleE' ormai prassi comune nella maggior parte dei paesi industrializzati di far eseguire le PnD a personale opportunamente addestrato e qualificato.Negli USA la normativa ASME prevede come obbligatorio tale provvedimento. L’organismo statunitense che ha emesso la normativa SNT-TC-1A per la qualificazione e certificazione del personale addetto alle PnD è l’ASNT - The American Society for Non-Destructive Testing.La qualificazione e la certificazione del personale è stata regolamentata anche in Europa nel 1993 con la norma EN 473 divenuta norma UNI EN 473 nel luglio dello stesso anno, oggi sostituita dalla norma UNI EN ISO 9712.IL CICPnD è l’Ente italiano, attualmente riconosciuto ed accreditato ACCREDIA, come organismo nazionale preposto alle attività di qualificazione e certificazione del personale addetto alle PnD. La regolamentazione al riguardo deriva direttamente dalla normativa della Comunità Europea.Per l’Italia la norma che regolamenta la qualificazione/certificazione del personale PnD era la UNI 473, sostituita nel 2012 dalla UNI ISO 9712; sul sito www.cicpnd.it sono descritte e specificate le modalità per i programmi dei corsi, i requisiti per l’esperienza richiesta, i dettagli per gli esami ecc.